La città, che si estende sulla Conca d’oro ai piedi del Monte Pellegrino, è circondata da sud-est a nord-ovest dall’anfiteatro naturale dei monti di Palermo e si affaccia sul suo omonimo golfo nel Mar Tirreno. Il sito è abitato sin dalla preistoria, ma la vera e propria fondazione della città è attribuita ai fenici tra il VII e il VI secolo a.C.. La sua storia e il succedersi di numerosi popoli e civiltà hanno conferito alla città un imponente patrimonio artistico ed architettonico[10][11]. Nel XII e XIII secolo la città fu il centro propulsore dell’arte e dell’architettura arabo-normanna, i cui principali monumenti fanno parte del sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2015[12]. Fu poi luogo di formazione del Rinascimento siciliano, del Barocco siciliano e una delle capitali dell’Art Nouveau in Italia e in Europa. Per le numerose testimonianze architettoniche liberty, la città fa parte dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa Réseau Art Nouveau Network[13]. Diversi edifici, tra chiese e palazzi, sono riconosciuti monumenti nazionali. A Palermo, all’interno del Palazzo Reale, ha sede l’Assemblea regionale siciliana, la più antica assise parlamentare in attività al mondo[14]. Nello stesso palazzo, presso la Magna Curia dell’imperatore Federico II, nacque la scuola poetica siciliana, cui si deve la prima produzione lirica in un volgare italiano (l’aulico siciliano) e l’invenzione del sonetto. Palermo fu prima capitale dell’Emirato di Sicilia, poi del neonato Regno di Sicilia, acquisendo così i titoli di Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput, che mantenne fino alla dissoluzione nel 1816 a seguito del Congresso di Vienna. Dall’8 dicembre 1816, nelle prime fasi di vita del Regno delle Due Sicilie, Palermo fu capitale di questa nuova entità statale per circa un anno, prima che lo divenisse Napoli. La città mantenne comunque lo status di città capitale dell’isola siciliana[15]. Al centro di numerose rivolte popolari lungo i secoli, Palermo fu protagonista dello scoppio del vespro siciliano nel 1282 e della rivoluzione siciliana del 1848. Tra le più rinomate località europee durante la Belle Époque, a seguito della perdita della vita di circa tremila cittadini tra il centro e le campagne e della devastazione urbanistica subita dai bombardamenti statunitensi del 1943, la città è stata fregiata con la medaglia d’oro al valore militare. Nel secondo dopoguerra la città è stata fortemente segnata dall’acuirsi del fenomeno della mafia, il cui contrasto da parte dello Stato ha condotto al Maxiprocesso e alle stragi politico-mafiose del 1992. Palermo riveste anche un forte peso nell’immaginario collettivo della Sicilia nel mondo: luogo d’origine della lingua e della letteratura siciliana, oltre che di una rinomata tradizione culinaria, la città è depositaria di alcune delle più importanti e famose tradizioni artistiche dell’isola, come l’Opera dei Pupi e il Carretto siciliano. Molto noti sono anche i mercati storici di Ballarò, Vucciria e Capo.